Come già detto in un altro articolo, il termine “plastica” è un termine generico, quello corretto sarebbe “materiali polimerici”. Esistono infatti miriadi di plastiche diverse con proprietà diversissime, passando da quelle più economiche che a 40° sembrano già liquide arrivando a materiali che costano centinaia di euro al chilo che resistono a temperature prossime ai 400° e in ambienti assurdamente aggressivi.
Per poter riciclare realmente i materiali plastici, è necessario differenziare a monte il tipo di materiale da riciclare ed essendo tante le “plastiche”, sono state suddivise in sigle:
PET – bottiglie e contenitori vari, alcuni componenti elettrici (multiple ecc..)
PE-HD – flaconi e contenitori, oggetti vari (giocattoli ecc…)
PVC – alcuni contenitori e oggetti per l’edilizia (infissi, tubazioni, ecc…)
PE-LD – borse e film per imballaggi
PP – contenitori vari
PS – una delle più diffuse, impieghi vastissimi.
Il processo di riciclo è costituito essenzialmente da 4 tappe fondamentali:
1. raccolta, pulizia e separazione,
2. macinazione,
3. eventuale additivazione (aggiunta di coloranti e altri modificanti di processo),
4. rifusione e produzione nuovi manufatti,
Quindi basta raccogliere bene e poi l’industria farà il resto, riciclando quasi all’infinito i rifiuti (come col vetro e l’alluminio)?
In realtà per la plastica il discorso è più complesso proprio perché ci sono tanti tipi di plastica e non è possibile mischiarli tra loro: se voglio una bottiglia in PET devo partire dal PET, non posso avere tracce di altre sostanze, altrimenti ne risente in qualità. Infatti mescolando polimeri diversi tra di loro avrò un risultato finale inutilizzabile.
In tutti i casi il polimero riciclato ha prestazioni meccaniche molto inferiori rispetto al polimero vergine e questo limita in maniera molto pesante le possibili applicazioni.
Va inoltre ricordato che una plastica per essere riciclata deve essere per lo più priva di additivi ed inquinanti, quindi è necessario scartare dal già esiguo numero di plastiche riciclabili anche la grande famiglia dei compositi (fibre di vetro/carbonio che sono più comuni di quanto si pensi).
Questa è una delle motivazioni per cui produrre un manufatto in plastica riciclata costa svariate volte di più che produrlo utilizzando materiale vergine.
Considerato quindi che riciclare efficacemente la plastica è molto complesso, bisognerebbe:
- limitare gli abusi di packaging,
- allungare il più possibile la vita utile dei nostri oggetti quotidiani.
La differenziata può essere un aiuto, ma è anche necessario un cambio di abitudini!