Molti consumatori assennati osservando una bottiglia di plastica si saranno chiesti il motivo della presenza di una data di scadenza nell’acqua minerale che di consueto comprano al supermercato.
E’ davvero possibile che l’acqua scada? L’acqua minerale in sé non ha alcuna scadenza anche se a lungo andare può perdere alcune proprietà benefiche, soprattutto se conservata in modo scorretto. La scadenza riportata nelle bottiglie di plastica in realtà è dovuta alla conservazione; infatti la comune bottiglia in realtà è fatta di polietilene tereftalato (PET), una resina termoplastica utilizzata soprattutto per le sue ottime resistenze agli urti ed agenti dannosi.
Il tereftalato però a contatto con l’acqua rilascia delle tossine in quantità molto basse che non recano danni al nostro organismo. La scadenza appunto indica l’indice di pericolosità di queste tossine, non dannose per un certo intervallo di tempo, se la conservazione del prodotto è quella prevista; infatti è molto importante impedire che le bottiglie d’acqua siano soggette a fonti di calore poiché il tereftalato rilascerebbe tossine molto più velocemente.
La compatibilità del PET al contatto con gli alimenti è sancita dal REGOLAMENTO (UE) N. 10/2011 DELLA COMMISSIONE del 14 gennaio 2011, ma tutt’ora sono in corso indagini per verificarne l’ effettiva pericolosità. Onde evitare qualsiasi tipo di rischio, l’ideale sarebbe utilizzare acqua filtrata e conservata in bottiglie di vetro.
Fonte: Giornale Siracusa, 22 Aprile 2015