Sì, perché è meglio non esagerare con questo ingrediente, oggi fin troppo presente negli alimenti che abitualmente mangiamo e beviamo. Lo troviamo infatti non solo nei dolciumi ma anche in bibite, succhi di frutta, yogurt e persino nei sughi pronti e nei piselli in scatola!
L’eccesso di zucchero è però dannoso perché favorisce lo sviluppo di gravi patologie croniche come il diabete alimentare.
Quando assumiamo troppo zucchero si provoca un picco glicemico che viene abbassato dall’azione dell’insulina con relativa sensazione di stanchezza. Ecco che questo ci induce a sgranocchiare qualcosa di dolce attivando così un circolo vizioso, a discapito della nostra salute.
Al contrario, limitando il consumo dello zucchero si potrà godere di parecchi effetti positivi: ci si sente più in forma ed energici, si riduce la formazione della carie ai denti e si prevengono gravi malattie come il sovrappeso e l’obesità, il diabete di tipo 2 e la sindrome metabolica.
E’ importante quindi non solo ridurre i dolciumi ma anche leggere gli ingredienti nelle etichette dei cibi e delle bevande che consumiamo…
Preferire gli edulcoranti potrebbe rivelarsi una valida alternativa.
Contrariamente agli zuccheri, infatti, i dolcificanti artificiali hanno un intenso gusto dolce ma un valore nutrizionale trascurabile e sono privi di calorie. Vengono eliminati completamente dall’organismo; possono essere conservati per lunghi periodi senza deperire o perdere il loro potere dolcificante; non provocano la carie e non modificano i valori glicemici e insulinici dopo la digestione.
L’edulcorante più utilizzato è probabilmente l’aspartame (E951), circa 200 volte più dolce dello zucchero comune, è impiegato nella preparazione di decine di alimenti e bevande; spesso è reperibile anche direttamente in forma di compresse. Dobbiamo tuttavia ricordare che la legge indica una dose giornaliera di 40 mg per chilo di massa corporea (meglio evitarlo per donne in gravidanza e bambini al di sotto dei 3 anni).